* 7 Dicembre 2016* Chiesa di Santa Maria dei Bianchi

santa-maria-dei-bianchiLa tappa odierna del nostro calendario dell’avvento ci porta a Città della Pieve, patria di Pietro Vannucci, noto come il Perugino, che qui lasciò una delle sue più famose testimonianze artistiche, l’Adorazione dei Magi, custodita nell’oratorio della CHIESA DI SANTA MARIA DEI BIANCHI.

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La confraternita dei Disciplinati, le cui origini risalgono al XIII secolo, aveva sede nella piccola chiesa dedicata alla Madonna annessa ad un piccolo Ospedale che esisteva sulla Via del Casalino. Questi sodalizi che presero vari nomi come Disciplinati o Bianchi, per il colore delle vesti, facevano processioni di penitenza con canti e laudi sacre. A queste confraternite affluivano numerose donazioni e lasciti e così per i poveri malati aprirono degli ospedali e per i pellegrini aprirono dei ricoveri. Nel 1600 mons. Dandini, inviato dal pontefice Clemente VIII, venne qui e i confrati gli fecero conoscere come il piccolo oratorio, nelle grandi solennità, fosse incapace di contenere tanta gente e che fosse necessario costruire una chiesa di ampiezza maggiore. E’ ad aula unica con abside quadrata; è suddivisa in tre campate oltre all’abside. Le pareti laterali, in prossimità dell’ingresso, contengono due ampie nicchie con altari. La prima campata contiene due incavi murari in uno dei quali a sinistra vi è il fonte battesimale. L’impianto è settecentesco, in aderenza all’oratorio dei Bianchi e con esso comunicante attraverso la sacrestia. L’insieme architettonico, in stile composito, è caratterizzato da lesene e paraste con sovrastante trabeazione, da cui si dipartono arcate che delimitano la volta a crociera della parte centrale della sala, affiancata dalle volte a botte lunettate della prima e terza campata. Contenuta nel tessuto urbanistico ne caratterizza l’edilizia del Corso Vannucci. L’oratorio ha invece pianta rettangolare quasi quadrata. Due porticine ai lati dell’altare consentono l’accesso ad una sacrestia di pari ampiezza e dalla quale si entra nella adiacente chiesa. L’aula è coperta da volta a vela con quattro arcate ai lati, poggianti su di un cornicione interrotto solo sulla parete di fondo affrescata, mentre esse continuano e poggiano su paraste di ordine composito sulle pareti laterali. L’oratorio è inglobato nell’aggregazione a schiera del tessuto urbano. Sede di una Compagnia religiosa contiene sulla parete di fondo il grande affresco della Natività realizzato da Pietro Vannucci, le cui cornici sono prova di una conformazione dell’aula di diversa ampiezza e maggiore semplicità.
[Fonte: Le Chiese delle Diocesi Italiane http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/]